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Il film ''I figli degli altri'' della francese Rebecca Zlovtowski è una piacevole commedia con risvolti drammatici

DAL BLOG
Di Alda Baglioni - 01 novembre 2022

Appassionata di arte e cinema con Chaplin nel cuore

Gioia di vivere e femminilità. In concorso alla 79esima Mostra di Venezia, "I figli degli altri" della francese Rebecca Zlovtowski, è una piacevole commedia con risvolti drammatici.

 

Solare la vita della single Rachel (la belga Virginie Efira), tutto le ruota attorno. Lei si sdoppia fra un lavoro che ama, l’insegnamento in una scuola superiore, la sua allegra famiglia ebrea e la sua vita privata.

 

Alla lezione di chitarra la donna si sente attratta da un uomo che vi partecipa. Alì, è separato e ha una bambina. Rachel lo frequenta, entra subito in empatia con la bimba e si affeziona. Sono due personalità molto diverse quelle dei due innamorati ma tutto si svolge in assoluta libertà anche la gestione dei rapporti familiari con l’ex moglie (Chiara Mastroianni).

 

Rachel sente che l’attrazione per Alì è diventata amore. E poi gli anni passano, lei ha più di quarant’anni e vorrebbe avere un figlio. Molto ironico il rapporto con il suo ginecologo che la mette davanti alla realtà. Non le rimane tanto tempo per essere mamma.

 

La sua professione le dà molte soddisfazioni ma sembra non basti. Rachel deve affrontare problemi come la vita con un papà single, la voglia di maternità, l’affetto per i figli degli altri. Tutto scorre velocemente. Nella vita intensa della donna e le soddisfazioni non mancano.

 

Ma Alì non ci sta. La regista ci porta a riflettere sulle scelte di una bella quarantenne, che si scontrano con quelle dell’uomo. Lei, sempre pronta a rimettersi in gioco, mantiene una vita ricca di passioni, ricambiata dalla stima dei suoi alunni.

Una storia piacevole, un’ondata di freschezza che non cade mai nel banale.

 

La regista ammette di aver vissuto un’esperienza simile. Lei nata nel 1980 dice "Ho girato un film che avrei voluto vedere al cinema, pensando che anche altri potrebbero avere lo stesso desiderio". La Zlotowski è al suo quinto film.

 

Alì, Roschdy Zem è un attore affermato, è anche regista ed ha presentato proprio alla 79ma Mostra di Venezia un film anch’esso in concorso “Les miens”. Zem è stato premiato nel 2006 come miglior attore al Festival di Cannes con il film “Days of Glory”, diretto da Rashid Bouchareb. “I figli degli altri” è in programmazione al cinema Modena di Trento il 2 e 3 novembre 2022 nell’ambito della rassegna “Film d’autore”.

 

Una rassegna che tende a sostituire il vuoto lasciato dal cinema Astra e dalle sue programmazioni di qualità. La città di Trento vive la contraddizione di essere città universitaria, pronta ad accogliere festival e convegni internazionali, senza un cinematografo, fatto di incontri e condivisioni per giovani e meno giovani, che sia stabile.

 

C’è bisogno di una sala che programmi il cinema di qualità, quello che esce dai festival internazionali, quello che esprime ed anticipa la realtà. E non è vero che la gente non va al cinema: servono proposte qualitativamente valide.

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